Perché sono a favore dell’energia nucleare

Stiamo vivendo un’epoca problematica da un punto di vista energetico e l’energia nucleare può essere la via di uscita definitiva.

Introduzione

Prima di tutto una premessa: questo articolo non ha nulla di politico. La politica generalmente non trova posto su questo sito e in effetti non è nei miei interessi. Mi interessano sono i fatti e la corretta informazione, cose che purtroppo sono quasi del tutto scomparse, specialmente quando si parla di tecnologie nucleari.

Luce blu emessa da un reattore nucleare per effetto Čerenkov (Di Argonne National Laboratory – originally posted to Flickr as Advanced Test Reactor core, Idaho National LaboratoryUploaded using F2ComButton, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27024528)

Anzi, i fatti dicono che l’energia nucleare è molto più sicura di quello che si crede e anzi, lo è più di altre tecnologie che usiamo quitidianamente. La certezza invece è la montagna di disinformazione e informazioni false che dal 1986 la sommergono; ciò che sconvolge anzi è il fatto che siano i movimenti ecologisti a produrre la maggiore propaganda contro questa tecnologia, cosa che paradossalmente va contro gli interessi di tutti noi e contro gli interessi delle stesse organizzazioni ecologiste.

Questo ci porta a una domanda: qual è lo scopo degli ecologisti? In teoria dovrebbe essere quello di preservare l’ambiente per le generazioni future, ma inizio a credere che in realtà l’interesse sia solo quello di racimolare più voti e fondi possibili per vivacchiare a spese della collettività. Non riesco a spiegarmi in nessun altro modo altrimenti perché queste organizzazioni (siano esse associazioni, partiti o fondazioni) continuino a disinformare, a mentire e a ingannare l’opinione pubblica.

Si capisce che nutro poca stima per gli ecologisti? Salvaguardare l’ambiente è fondamentale, ma va fatto con razionalità scientifica e non con il terrorismo psicologico e la disinformazione perpetrati per mezzo di propaganda falsa e tendenzionsa. Oppure devo credere che la cancellazione della nostra prosperità economica sia uno degli scopi del movimento ecologista? Lo scopo è tornare a un mondo in cui povertà, malattie e malnutrizione sono la norma? In questo caso, io NON ci sto.

Quindi, prima di procedere oltre, gettiamo via la disinformazione e atteniamoci ai fatti.

L’energia nucleare

Innanzitutto dobbiamo chiederci: che cos’è esattamente l’energia nucleare?

L’energia che comunemente vediamo nella nostra quotidianità è di tipo chimico. La fiamma di un fornello, di una candela, quella che alimenta i nostri muscoli, quella contenuta nel cibo, sono tutti esempi di energia chimica che viene liberata durante una reazione chimica. In pratica si ha la rottura di alcuni legami tra gli atomi che formano le molecole.

Ma gli elettroni sono solo una piccola parte della massa di un atomo, il cui 99% è contenuto nel nucleo. E infatti nel nucleo risiede anche la stragrande maggioranza dell’energia che un atomo puà contenere. Il problema sta nel fatto che provocare una reazione nucleare, cioè una reazione che interessi il nucleo e non solo gli elettroni, è notevolmente più difficile che provocare una reazione chimica. In altre parole: per avviare una reazione chimica può bastare una sostanza infiammabile e una scintilla, per avviare una fusione nucleare servono una stella o un reattore fantascientifico non ancora disponibile; per la fissione servono invece reattori comunque complessi ma già esistenti ed estremamente sicuri. Ma riuscendo ad avviare una reazione nucleare si ha il beneficio di produrre una quantità immensa di energia a partire da una massa piccolissima, almeno in rapporto alla massa di petrolio o carbone che servirebbe per liberarne la stessa quantità.

L’energia nucleare, sia essa da fusione o da fissione, è così potente perché converte in energia una parte della massa dell’atomo coinvolto. Esatto: le reazioni nucleari convertono direttamente la massa in energia.

Fusione o fissione?

Esistono due modi di liberare energia nucleare: la fusione e la fissione. Nonostante i due termini si somiglino, si tratta di due cose diametralmente opposte.

In una reazione di fusione, due o più nuclei atomici vengono fusi a creare un nuovo nucleo più grande e pesante. Questo libera una certa quantità di energia, producendo il nuovo nucleo come scoria. La fusione è il tipo di reazione che avviene nelle stelle, per esempio nel Sole l’idrogeno viene fuso in elio; stelle più massicce o più vecchie del Sole sono capaci anche di andare oltre e fondere nuclei di elio per ottenere azoto, carbonio, ossigeno e così via, fino al ferro. Per i nuclei più grandi ancora la questione è diversa: la loro produzione assorbe energia, non la emette, e questa è un’altra storia (per approfondire: nucleosintesi stellare). Attualmente non esiste una tecnologia capace di generare artificialmente reazioni di fusione stabili; è possibile farlo per pochi secondi alcuni reattori sperimentali o durante l’esplosione di un’arma nucleare a fusione, le cosiddette “bombe H“.

La fissione invece è un tipo di reazione in cui un nucleo grande e pesate è scisso in due o più nuclei più piccoli e leggeri. Questa è la reazione nucleare che avviene nei reattori attualmente in funzione e sorprendentemente è molto rara in natura; è noto un solo esempio di reazione di fissione naturale, la miniera di Oklo nel Gabon (Africa), che contiene proprio minerali di uranio. Probabilmente si tratta di un fenomeno raro perché può avvenire solo in condizioni particolari e quindi rare per definizione.

Quali sono i vantaggi dell’energia nucleare?

L’energia nucleare ha tantissimi vantaggi, primo fra tutti la sua potenza: è la fonte energetica conosciuta che eroga più energia, quindi se ne può avere in enormi quantità con un impianto di dimensioni relativamente contenute.

Il secondo vantaggio è la programmabilità: dal momento che non dipende dalle bizzarrie del tempo, come invece accade per le energie rinnovabili, gli impianti nucleari erogano sempre la stessa quantità di energia.

Questi due vantaggi non sono da trascurare, perché sono esattamente quelli che le fonti rinnovabili non hanno. Gli impianti di tipo fotovoltaico o eolico hanno invece due caratteristiche opposte che sono devastanti per l’ambiente: non sono programmabili e sono disperse.

Riguardo la dispersione, si può dire che servano centinaia di milioni di metri quadrati di pannelli solari per produrre la stessa energia elettrica di una sola centrale nucleare; oppure milioni di pale eoliche. Ma qui dobbiamo anche condiderare la programmabilità: le condizioni meteo cambiano continuamente, quindi pale eoliche e pannelli solati non possono fisicamente erogare la stessa quantità di energia nel cordo del tempo, nemmeno nel corso della stessa giornata. Perché è abbastanza ovvio che un pannello solare di notte non eroghi un bel niente e non esistono tecnologie di stoccaggio dell’elettricità che permettano di accumalarla durante il picco e ridistribuirla durante la notte.

Esiste solo una fonte rinnovavile che può essere programmabile in quanto fornisce sempre la stessa quantità di energia, ed è quella geotermica. Guarda caso gli ecologisti oltranzisti osteggiano anche quella.

L’anidride carbonica non è il solo parametro da considerare

Negli ultimi tempi ho notato che si tenda a considerare le emissioni di anidride carbonica come il solo parametro con cui valutare l’impatto ambientale di una qualunque cosa. Anzi, ai tutti piace usare la formula chimica CO2 senza nemmeno sapere cosa significhi; chissà cosa accadrebbe se in un bar chiedessi un bicchiere di H2O e CH3CH2OH invece di “un aperitivo, per favore“.

L’impatto ambientale va misurato anche con una grande quantità di altri parametri. Un ottimo esempio che ci fa capire quanto le rinnovabili in realtà siano una falsa promessa è la distruzione dell’habitat. La perdita di biodiversità conseguenza la distruzione dell’habitat di una specie è una delle più gravi manifestazioni dell’impatto ambientale, che potrebbe anche portare all’estinzione delle specie tipiche di quell’habitat. In altre parole: è più ecologico costruire una centrale nucleare, anche enorme, piuttosto che convertire chilometri quadrati di campi e foreste in campi fotovoltaici, ovvero distese sterili di acciaio, silicio e cemento. Le pale eoliche invece tendono a distruggere la biodiversità di insetti, pipistrelli e uccelli, che sono letteralmente affettati in volo dalle eliche mentre sono in funzione; inoltre sia fotovoltaico che eolico necessitano di quantità enormi di attrezzatura, come cavi, batterie e trasformatori. Se si applicasse la stessa logica usata per calcolare l’impronta carbonica della carne bovina, probabilmente le fonti rinnovabili diventerebbero il nuovo mostro-CO2.

Perché gli ecologisti estremisti che bloccano le strade o imbrattano i monumenti non considerano i colossali svantaggi delle fonti rinnovabili? Non lo sanno o sono in malafede? Oppure sono talmente indottrinati da non riuscire più a ragionare in modo razionale?

L’energia nucleare è pericolosa?

No, o almeno sembra esserlo molto meno di altre tecnologie. Negli ultimi 80 anni si sono verificati solo due incidenti nucleari degni di nota, ma ben 84 incidenti petroliferi e decine di altri riguardanti l’industria chimica, mineraria o energetica. Il peggior incidente nucleare della storia, quello di Cenobyl, ha provocato un paio di centinaia di vittime, mentre il crollo di una diga provoca migliaia di morti. E di dighe ne sono crollate tante nell’ultimo secolo, per esempio la celeberrima diga del Vajont negli anni ’60 del XX secolo.

Un esempio ancora più forte? Nel 1975 in Cina si verificò il crollo della diga di Banqiao. L’energia idroelettrica è utilizzata ovunque, è rinnovabile e considerata sicura, ma il crollo di quella diga provocò la morte di oltre 171.000 persone. Non è un errore di battitura: ho scritto proprio centosettantuno mila morti. Se ragionassimo con gli stessi criteri usati per l’energia nucleare, dovremmo concludere che tutte le dighe vadano immediatamente chiuse e demolite. Perché non vedo nessuno proporre referendum per mettere la tecnologia idroelettrica al bando?

La “lobby” del nucleare

Secondo i soliti ecologisti oltranzisti esisterebbe un’oscura lobby (ovviamente sempre parole provenienti dagli Stati Uniti d’America e dal loro gergo politico) che vorrebbe far riaprire le centrali nucleari per guadagnarci sopra.

In realtà non si vede nulla di tutto ciò, perché i margini di guadagno sull’energia nucleare per i privati sono abbastanza scarsi, non converrebbe nemmeno alla criminalità organizzata metterci le mani sopra vista l’immane quantità di controlli e protocolli di sicurezza internazionali da rispettare.

Esiste invece una lobby verde. Facci caso: ultimamente vanno di moda le fonti rinnovabili, i prodotti biologici, i surrogati della carne, le biciclette, i monopattini e le automobili elettriche. Ci sono aziende che hanno fatto investimenti miliardari su queste cose, chi è quindi che avrebbe enormi interessi a spargere disinformazione pur di vendere i propri prodotti? Chi è che ha solo da guadagnare dalla moda green?

Siamo in un mondo diverso da quello della fine del XX secolo, oggi le industrie petrolifere non hanno più l’enorme potere che le caratterizzava negli anni ’70, anzi sono piuttosto malviste dall’opinione pubblica. Negli anni ’20 del XXI secolo sono le aziende green (o supposte tali) ad avere il potere che prima avevano quelle petrolifere, e infatti la loro disinformazione è dilagante.

Più che una lobby nucleare, sembra di vederne una anti-nucleare; con tanto di media e giornalisti compiacenti che disinformano senza freni e senza vergogna.

Conclusioni

Ci troviamo in una brutta epoca, in cui l’ecologismo estremista sta prendendo piede assomigliando sempre più a una religione neopagana, con la Terra come dea madre e l’anidride carbonica (CO2) come demonio. Secondo questo nuovo culto possiamo salvarci solo con la rinuncia volontaria ai viaggi, agli alimenti di origine animale, all’energia sempre disponibile e alla medicina avanzata. No grazie: non baratto una chiesa con una ancora peggiore.

Abbiamo invece bisogno della più ferrea razionalità, altrimenti il crollo della disponibilità di energia ci farebbe regredire di un paio di secoli, in un mondo in cui malnutrizione, malattie e povertà sono la regola.

Tu che leggi, è questo che vuoi oppure preferisci mantenere il tuo tenore di vita? Be’, sappi che grazie all’energia nucleare non saresti costretto a fare pesanti rinunce. Pensaci, è importante per il bene di tutti.

Approfondimenti

Il tema dell’energia nucleare è molto complesso e non pretendo certo di esaurirlo in questo breve articolo. Per approfondire consiglio le seguenti fonti:

Ivan Berdini

Zoologo e appassionato di fotografia